Omaggio a Ettore Bastianini a 50 anni dalla scomparsa …
Radio 8 Opera ricorda Ettore Bastianini, sontuoso baritono acclamato nei più importanti teatri, interprete di grande forza espressiva ed eccezionale talento, dalla storia appassionante, quanto triste: la sua folgorante carriera e la sua vita furono troncate da una malattia alla gola a soli 45 anni, lasciando dietro di lui il mito della sua voce, della sua personalità e della sua forza interpretativa. Ettore Bastianini nacque a Siena il 24 Settembre 1922 e morì a Sirmione il 25 Gennaio 1967. Nel 1945 debuttò come basso in “Boheme” a Ravenna. Il 17 Gennaio 1952 segnò l’inizio della sua grande carriera come baritono, in “Traviata” a Siena. Durante il corso della sua carriera collezionò entusiastici successi su tutti i più importanti palcoscenici del mondo, dal Teatro alla Scala di Milano, dove interpretò ben 20 ruoli baritonali diversi, fino al Metropolitan di New York, sempre accanto alle più grandi voci del suo periodo e sotto la direzione di prestigiose bacchette. Nel 1962 gli fu diagnosticato a Chicago un terribile tumore alla gola che lo portò inevitabilmente al declino vocale e poi alla morte nel gennaio 1967. Dotato di una voce estesa e piuttosto scura (da qui l'equivoco della precoce classificazione come basso), Bastianini poté fregiarsi, nello scarso decennio di piena salute vocale, dell' autentico timbro e spessore vocale del baritono verdiano, ed è proprio nelle parti, nobili e sostenute, del compositore di Busseto che realizzò le sue interpretazioni più celebri (prima su tutti Rodrigo del Don Carlo, poi Vargas nella Forza del Destino, Germont in Traviata, il Conte nel Trovatore, Renato nel Ballo in Maschera, Rolando nella Battaglia di Legnano, Rigoletto, Nabucco ecc.) La perfetta tenuta dei fiati e la conseguente plasticità del legato gli valsero anche i ruoli del baritono drammatico belcantistico: Alfonso nella Favorita, Enrico nella Lucia di Lammermoor, Severo nel Poliuto, uno dei suoi più acclamati successi scaligeri. Di seguito riportiamo alcuni brani dall’intervista effettuata il 1 ottobre 2014 alla presidentessa dell’associazione culturale intitolata al grande baritono, Angela Rigoli, che ha risposto ad alcune domande in occasione della conferenza “Ettore Bastianini all’Arena di Verona: 1956-1961”.
Cosa significa per la storia del canto il nome e la voce di Ettore Bastianini?
Posso rispondere cosa significano per me il suo nome e la sua voce, altri, illustri musicologi, potrebbero dire cose più tecniche e strettamente legate alla musica. Ero ragazzina quando vidi Ettore Bastianini la prima volta in Arena ne Il Barbiere di Siviglia, nel 1956 e da allora vidi tutte le sue recite in Arena. Aveva una presenza scenica affascinante, mai eccessiva, nobile e contenuta, una voce a ragione definita dalla sua cara amica e collega, Giulietta Simionato, “di bronzo e di velluto”, che entra nell’anima (così disse la grande Magda Olivero), una persona fuori dalla scena cordiale e disponibile. Certamente è stata troppo breve la sua fulgida carriera ma sufficiente a lasciare un’impronta indelebile nel ricordo di molti, colleghi e ammiratori. Molto amato dal pubblico che subito ne riconobbe le grandissime doti, l’unicità del timbro, il colore particolarmente caldo, la perfetta dizione, l’eleganza del fraseggio, la grande estensione, la capacità interpretativa … Bastianini era capace di emozionare …
Come è nata l’idea di creare un’associazione a lui dedicata?
E’ nata dalla rete e in particolare da Facebook … uno degli aspetti positivi del mondo virtuale. Tra ammiratori ed appassionati abbiamo dapprima dato origine ad un gruppo a lui dedicato (ETTORE BASTIANINI), gruppo creato da un soprano franco/spagnolo che conobbe Bastianini quando ancora egli cantava da basso … Alcuni di noi hanno pensato di passare dal virtuale al concreto e abbiamo fondato nel 2012 questa Associazione, la quale è ancora giovane e non numerosa, ma con grande desiderio di fare. Nel mondo l’unica Associazione intitolata a Bastianini era stata creata a Siena dall’amico avv. Aldo Venturini, ma andata dispersa dopo la morte di quest’ultimo. Un’altra e anche più vecchia della nostra è sorta in Giappone, dove amarono e amano molto la voce dell’artista di Siena.
Cosa può comunicare e insegnare ai giovani appassionati la storia e la carriera di Bastianini?
La storia artistica e umana di Bastianini può insegnare che non sempre vale il censo per diventare grandi, ma servono sempre passione, una bella voce e soprattutto studio costante e sacrificio …. L’umiltà di impegnarsi giorno dopo giorno!
Quali sono le iniziative e i progetti futuri?
L’Associazione si è posta il compito di ricordare questo grande Artista e soprattutto di farlo conoscere alle generazioni più giovani. Per questo vorremmo, se sarà possibile realizzarlo, oltre a portare il ricordo di Ettore Bastianini nelle città dove cantò, organizzare dei masterclass e magari ripristinare il Concorso “Ettore Bastianini”, nato a Siena sempre per opera dell’avv. Venturini e che ha cessato di esistere sempre dopo la scomparsa del Venturini. Tuttavia per poter realizzare queste e altre iniziative è assolutamente necessario che l’Associazione si rafforzi numericamente e, fatto non secondario, specie ai nostri giorni, economicamente. Noi lavoriamo colle sovvenzioni delle iscrizioni dei soci. Ci sono progetti anche a lungo termine e ambiziosi come quello di poter creare una scuola di perfezionamento per giovani artisti lirici, ad esempio.
Angelo Procino