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Grandi Voci a confronto - Mario Del Monaco & Giuseppe Di Stefano

  • Andato in onda:30/03/2016
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      Con questa settimana inizia un nuovo spazio che Rai Radio 8 Opera periodicamente dedicherà alle grandi vocalità messe a confronto, per coglierne le caratteristiche e le diverse sfumature interpretative.

      Cominceremo approfondendo due tra le più belle voci del panorama internazionale del XX° secolo: Mario Del Monaco e Giuseppe Di Stefano.

      Figura di primo piano nel panorama tenorile del secondo dopoguerra, affermatosi nel momento in cui i grandi tenori del periodo tra le due guerre si avviavano al tramonto, Mario Del Monaco fu per oltre un trentennio il protagonista pressoché assoluto del teatro musicale internazionale, rivaleggiando forse soltanto con Giuseppe Di Stefano, artista di diverso temperamento e vocalità: insieme rappresentarono le due punte di diamante del teatro d'opera dell'immediato dopoguerra fino agli anni Sessanta. Splendida per timbro e volume, con un particolare colorito baritonaleggiante nel registro grave a cui si aggiungeva una straordinaria nitidezza del registro acuto, la voce di Del Monaco, sostenuta da un fraseggio vibrante e incisivo, si riallacciava alla grande tradizione dei tenori verdiani della seconda metà dell'Ottocento. Talvolta incline ad una certa enfasi, soprattutto nei ruoli veristi, il vigore interpretativo e l'irruenza drammatica avvicinarono il grande tenore a mitiche figure del passato come Enrico Caruso e Francesco Tamagno, cui venne paragonato per la forza dell'emissione e lo slancio espressivo.

      La qualita' della voce di Giuseppe Di Stefano, la naturalezza del fraseggio, il genio della sua interpretazione sono state unanimemente apprezzate in ogni parte del mondo. Quando si parla di Opera Lirica, di Melodramma Italiano, di voci tenorili ed in generale di tutto il "Bel Canto" , è impossibile fare a meno di ricordarlo. Lontano dagli stereotipi e da tutti i luoghi comuni di cui sono costruiti i divi ed i tenori in particolare, Giuseppe Di Stefano, al di la' delle doti artistiche, e' sempre stato riconosciuto come un uomo di calda umanita', di istintiva simpatia, di sincera generosita', percepibile immediatamente anche nelle sue interpretazioni. Il critico Roberto Bellotti asseriva che Giuseppe Di Stefano «possedeva la più bella voce mai apparsa nel firmamento tenorile». Luciano Pavarotti disse di lui: «Lo amai più di Beniamino Gigli e questo mi costò addirittura, per l’unica volta in vita mia, uno schiaffo da mio padre che non ammetteva di essere contraddetto. La sua voce è musica, anzi la musica. E’ il mio modello, mi piace il suo cantare aperto, l’emissione perfetta, lo straordinario calore della sua voce in ogni registro. Non c’è nessuno che possa rivaleggiare con lui».

      Angelo Procino

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